Il paradosso del Bad Design istruttivo (e divertente)
Negli ultimi anni, il design dell’esperienza utente (UX) e delle interfacce UI) è emerso come una disciplina fondamentale per il successo di un prodotto. I programmatori spesso si trovano a dover unirsi a questo mondo, affinando le loro capacità non solo nella scrittura di codice, ma anche nella progettazione di interfacce che siano intuitive e coinvolgenti. Ma vi è un approccio piuttosto singolare che alcuni sviluppatori stanno adottando per migliorare le proprie competenze nel design UX: creare deliberatamente interfacce scadenti o brutte.
La premessa può sembrare paradossale, ma c’è un fondo di verità nell’idea che costruire ciò che è sbagliato possa effettivamente illuminare i punti di forza e di debolezza del design. Immaginiamo di progettare un’app con un'interfaccia estremamente confusa, dove i pulsanti sono etichettati in modo errato, i colori sono disturbanti e il layout è completamente disordinato.
L’iniziale frustrazione di fronte a tali scelte maldestre può rapidamente trasformarsi in un momento rivelatore. Confrontare un’interfaccia pessima con una ben progettata offre agli sviluppatori un’ottima opportunità per identificare cosa funziona e cosa no.
Le reazioni degli utenti possono essere sorprendenti.
Quando si è di fronte a un’interfaccia mal progettata, è naturale che la frustrazione salga. Gli utenti si sentono confusi, disorientati e spesso abbandonano l'app con una scarica di insoddisfazione. Questa immediata risposta fornisce un feedback prezioso: è possibile misurare quanto sia facile o difficile navigare, quanto siano comprensibili le etichette e quanto si senta un utente a proprio agio nell’interazione.
Gli sviluppatori che si cimentano in questa esperienza non possono fare a meno di riconoscere i loro errori e, di conseguenza, apportare miglioramenti significativi al loro design.
Creare interfacce intenzionalmente brutte inoltre può risultare in un esercizio creativo: costringe gli sviluppatori a pensare fuori dagli schemi e a esplorare opzioni che normalmente non prenderebbero in considerazione. È come se si ripartisse da zero, rivedendo i principi base del design e reinterpretandoli in modi eccentrici. Si potrebbe dire che il design eccentrico ha la capacità di liberare il pensiero critico. Gli sviluppatori si trovano a dover giustificare le loro scelte progettuali, anche quando il loro obiettivo è quello di creare qualcosa di scadente.
Le sessioni di brainstorming che seguono la creazione di interfacce discutibili possono portare a risultati comici, ma anche illuminanti. Aneddoti divertenti emergono dalle interazioni con brutti design, e gli sviluppatori possono poi ridefinire il loro approccio all'UX ed all'UI tenendo a mente quelle lezioni. La ricerca di un feedback onesto e spesso divertente da parte del team e degli utenti può rivelare modi efficaci per migliorare una UI.
Spesso la risposta degli utenti a un'interfaccia mal progettata è tanto feroce quanto umoristica, e il ricordo di queste reazioni rimarrà impresso nelle menti di chi ha partecipato a questo esperimento.
Non si tratta dunque di incoraggiare progettazioni di bassa qualità, ma piuttosto di adottare un metodo di apprendimento che sfrutta il fallimento come strumento didattico. È un promemoria per tutti gli sviluppatori: la comprensione delle esigenze dell’utente e delle aspettative nella gestione dell’interfaccia è cruciale. Creando intenzionalmente un design imperfetto, gli sviluppatori possono imparare a progettare esperienze che catturano l’attenzione, favoriscono l'interazione e, in definitiva, soddisfano le esigenze degli utenti.
Ricapitolando, l’idea che costruire interfacce scadenti possa influenzare positivamente la competenza in UX è affascinante e - come abbiamo visto - non priva di un certo umorismo.Seguendo questo approccio gli sviluppatori non solo possono migliorare le loro abilità, ma possono anche divertirsi nel processo di stesura, spingendo la creatività a nuovi livelli.
A volte, creare qualcosa di veramente brutto può rivelarsi un passo fondamentale verso la creazione di esperienze utente straordinarie.
Perciò create, create, e ancora create!
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